Sveglia naturale per le nostre reporter, non sarà la radio del capo spedizione a farlo questa volta ma la luce del sole che teneramente entrerà dal soffitto delle bubble; la giornata inizia decisamente con il piede giusto!
Oggi l’emozione è palpabile, finalmente è arrivato il momento di vedere il tesoro di Petra.
Per tutte le ragazze è la prima volta e non sanno cosa aspettarsi…vedere le immagini da internet è un conto ma la realtà è sempre tutta un’altra cosa.
L’entrata a Petra è già di per se un’esperienza straordinaria: un lungo sentiero costellato di pareti di roccia rossa, che si stagliano imponenti come sentinelle del passato.
Questo percorso è il famoso Siq, ovvero canyon, l’ingresso più conosciuto per arrivare al cuore del sito archeologico.
Una volta arrivate al tesoro lo stupore delle ragazze dice tutto…la facciata scolpita nella roccia, alta quasi 40 metri, è un capolavoro di arte nabatea, con colonne eleganti e dettagli intricati che raccontano storie di un’epoca lontana.
I colori delle pietre, che variano dal rosa al rosso intenso, sembrano brillare sotto il sole, creando un’atmosfera quasi magica.
Le reporter hanno trascorso un po’ di tempo ad ammirare la bellezza della facciata e ad immaginare come potesse essere la vita qui millenni fa.
I beduini, che ancora oggi vivono nelle vicinanze, raccontano storie di tesori nascosti e leggende che avvolgono questo luogo.
Le macchine fotografiche delle ragazze oggi hanno catturato ogni angolo e ogni sfumatura.
La visita però non si è solo limitata al tesoro, hanno proseguito esplorando le altre meraviglie di Petra come il Monastero e il Teatro.
Riflettendo su quanto visto si può dire che Petra è molto più di una semplice destinazione turistica; è un luogo che tocca l’anima e lascia un segno indelebile nel cuore di chiunque abbia la fortuna di visitarla.
Arrivata l’ora del pranzo ad aspettare le nostre reporter c’è il piatto nazionale giordano: il mansaf.
Questo piatto è composto da carne di agnello cotta lentamente nello yogurt, servito su un letto di riso guarnito con mandorle tostate e coperto da pane azzimo.
Il mansaf è una portata per le grandi occasioni e viene servito su un unico grande piatto centrale e mangiato rigorosamente con le mani.
Dopo questo le ragazze sono quasi diventate local!
Rientrate al campo base il tramonto è mozzafiato, la Giordania sta regalando al team giorni davvero spettacolari.
Dal diario di Annabruna
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