RICOLARONCATOFRANCOROSSOJEEP
 

Cleopatra: quanto vorrei incontrarti!

Il viaggio si è protratto per 30 giorni in un’atmosfera di incantesimo. Noi Donnavventura ci stringiamo ancor di più ora che stiamo per ritornare a Milano. Abbiamo anche fatto un giuramento: vivere per sempre libere avventure.
Eravamo di fronte a grandi eventi personali: Giulia presa da atti fanciulleschi, con il suo canto libero e le sue facce buffe, ci ha donato leggerezza, Alice con la sua calma dei forti ha equilibrato la grande famiglia, Vanessa la figlia dei fuori è stata un’esplosione di verità, sei tanta!, e poi Clarissa la figlia dei fiori, che porta con sé sempre una biblioteca da viaggio con libri d’ogni genere. Ora tutte siamo dominate da un unico desiderio: quello di viaggiare, di andare dovunque, di vedere ogni cosa.
Per rendere più festoso il rientro ci mettiamo a cantare suoni di vittoria, come se avessimo vinto qualcosa. Ma una cosa molto importante l’abbiamo fatta.
Abbiamo mostrato all’intero popolo egizio la certezza che andremo in paradiso.
Spero di esser riuscita nella mia impresa: dar vita alla magnificenza di questi dintorni in una composizione poetica!
Chiudetevi, finestre della ciglia, perché il sole d’oro d’Egitto non sarà contemplato da pupille così regali, come quelle di noi Donnavventura. Ora quando tornerò a casa nessuno più mi chiamerà Cleopatra. Cleopatra: quanto vorrei incontrarti!
Atterrano i corpi
Atterrano le menti
Atterranno tante idee
Atterra il volo
Atterrate.

Dal diario di Clarissa

 
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