






Ci vediamo nel fondo del mare, qui c’è una bellezza che non so dimenticare. Ogni pesce ha il suo nome scritto sul citofono, busso al primo, entro. Dalla finestra della sua casa posso vedere una storia d’amore tra un pesce pagliaccio ed un anemone. Il pesce pagliaccio gira attorno alla sua dama per sedurla. Le loro case sono tutte colorate e così particolari che dovrebbero dire ai signori della superficie di costruirle così anche lì. E penso… quando i pesci camminano da soli o in gruppo a che pensano? Si fidanzano?
Da ormai più di una settimana noi Donnavventura ogni giorno ci vediamo nel mare popolato di coralli, ci vogliamo perdere e sognare fino a quando può brillare l’orizzonte di ogni spiaggia. Fino a quando l’alba in cielo tornerà. E quando l’ultima alba sorgerà sarà triste rincasare.
Poi attenderemo la notte per ritrovarci ancora nel fondo del mare. Lì dove anche dopo la fine della spedizione noi stringeremo un patto: incontrarci ancora una volta.
Ci tuffiamo e apriamo gli occhi sotto l’acqua
Questo è lo spettacolo che ci è dato, niente immaginazione solo la realtà che a volte è più bella della fantasia.
E quando risaliamo sulla superficie
affondiamo le mani nella sabbia e incontriamo tante piccole splendenti conchiglie.
Il mare di Mahmeya oggi appartiene a noi, il mare oggi mi fa sognare.
Con la guancia sul braccio mi addormento ed assaporo con la lingua la salsedine.
Dal balcone della camera vedo le montagne che si inseguono l’una all’altra.
Questo oggi raccontava il mare.
Dal diario di Clarissa
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