Ferma d’improvviso
Al tempio di Kom Ombo
Io come straniera ammiro i suoi guardiani
le tuniche lunghe e i turbanti sulla testa
dalla mia bocca esalo poesie
il resto del mio corpo si scioglie
sotto di un sole che non da scampo.
Tra le colonne mi siedo e insieme ai guardiani ripetiamo:
“è strano, è strano…”
Ma cos’è strano?!
Arriviamo nel villaggio di Bassaw sulle sponde del Nilo.
I bambini alla fine non c’entrano niente. Sono solo dei piccoli uomini con degli occhi così profondi che se non li chiudono non ti lasciano andare. Questi piccoli uomini vogliono ridere, vogliono stare con te, vogliono prenderti la mano e non lasciartela più. Un signore mi scrive una promessa d’amore sul mio diario. I bambini giocano a scrivere con gli occhi chiusi. Come Cleopatra incitava le schiere con uno strumento musicale sacro, io incito i bambini con un’armonica sbilenca facendoli uscire i denti dalla bocca. Fotografo nella mia mente l’immagine di un bambino che con gli occhi chiusi scrive nell’aria. In questo villaggio purtroppo l’incesto è frequente.
La realtà di questo posto mi colpisce. Tutto questo rimarrà sempre con me, le loro mani, la loro sporcizia, la loro terra. Mi sono sporcata le mani. Io per loro sempre lo farò.
- Posso non farlo?!
Chiedo agli agenti della divina follia.
- Mai farlo!
Con la faccia attonita penso.
È gente strana questa…
Sentire questo mi strappa il cuore, ma me lo strappa così forte che poi sento un vuoto e lo vedo nel fondo del Nilo. Io lo riprendo e lo regalo ad un bambino, solo lui lo potrà avere. Continuerò il mio viaggio senza cuore. Vedremo se riusciranno a farlo battere ancora come solo le cose vere riescono a fare.
Tum Tum, tum tum, tum tum…
Qualcosa risuona nel mio corpo. È il cuore che ha riiniziato a scalciare. Arriviamo in un altro villaggio sul Nilo, qui incontriamo Hassma, una donna che pare voler essere Cleopatra, con la sua voce vuole risuonare lontano, vuole andare alla Mecca e poi ritornare. La regina d’Egitto così parlava della sua voce: “La mia voce è in me così insinuante, così lasciva, così avvolgente da essere stata il mio strumento di seduzione. Io ho parlato e i loro cuori si sono sciolti: di eroi, di guerrieri. Tutti persuasi e incantati dalla mia voce. Ho parlato e ho dominato gli eserciti. Ho parlato e ho convinto gli esitanti a lasciare famiglie, regni, per partire con me per chissà dove! Chissà dove!”
Oggi, invece Hassma, ci invita ad entrare nella sua casa e ci dice che per lei la sua voce è stata un simbolo di indipendenza. Ha imparato l’inglese da sola proprio per poter comunicare più facilmente con tutti ed avere una libertà di espressione che le poteva permettere di conoscere il mondo dagli stranieri che vi arrivavano. Spinta dalla forza femminile che è in lei ha creato un piccolo business dove insegna alle altre donne del villaggio a ricamare vestiti per poter essere indipendenti dagli uomini. Qui in questo luogo dove la parola regna regina non posso non far vivere parole di poetesse che hanno lasciato un segno nella mia vita. Ad ognuna delle donne del villaggio lascio passare il mio libro sulle loro mani invitandole a esprime un desiderio e poi ad aprirlo. Una di loro lo apre e vi trova dentro la pagina del Corano, così sussurrando al libro bacia il foglio sacro avanti e dietro. Io leggo le poesie che ne escono dal loro aprire. Una tra le donne è seduta in disparte, mi fa dei segni da lontano, vuole che mi avvicini per fare questo gioco anche a lei, non avevo capito che non si poteva alzare per un problema alla gamba. I miei occhi al sentire il suo desiderio si impregnano di lacrime, apro il libro e vi è scritto “molto popolata immensità di guarigione”, la donna dalla gamba dolente mi guarda e mi ringrazia. Questa è la magia della poesia. La poesia non morirà mai, la poesia è un linguaggio universale, un credo comune, la poesia è una grande arma di difesa, la poesia è quel meccanismo sacro che ti permette di poter dire tutto ciò che vuoi, la poesia è cosa vera. Oggi tutte noi donne eravamo accomunate da una cosa, dalla poesia, sacra mia sempre.
Dal diario di Clarissa
Se non sei ancora registrata al sito di DONNAVVENTURA, puoi farlo adesso cliccando su Partecipa!
Se sei già registrata al sito di DONNAVVENTURA, inserisci username e password per accedere al tuo profilo.