L’occhio di Osiride si aprì e il raggio d’amore che ne uscì diede vita a Horus, il dio falco.
La sua anima, ora è invocata da noi quattro donne nel suo tempio a Edfu.
Qui si dicevano parole preziose, antichi giuramenti salvati dal tempo e riportati sui bassorilievi.
Il conflitto tra due divinità, Horus e Seth, il bene e il male, la luce e l’oscurità, il caos e l’ordine.
Attenzione, attenzione!
Signori della corte il giudice del cielo ha emesso la sentenza.
Colui che si aggiudicherà il regno d’Egitto è…
Gli uccelli iniziarono a fischiettare con le trombe, i falchi accorsero veloci sui capitelli del tempio…
Signori della corte la vittoria…
Ma no…
Che cosa dici…
Com’è possibile che Horus è nato dall’occhio di Osiride.
Sono menzognere queste notizie.
Non lo ascoltate.
Ed ecco che da una bugia dopo l’altra nascono, si moltiplicano e crescono le rovine.
Ecco un’altra rovina: il tempio di Horus.
P.S. La battaglia l’ha vinta Horus.
Dal diario di Clarissa
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