RICOLARONCATOFRANCOROSSOJEEP
 

Fantasia mattutina

Su di un Nilo silenzioso ornato di palme e papiri vediamo in lontananza la nostra casa per la prossima settimana. È un’imbarcazione tipica araba, di un’eleganza unica in perfetto stile Donnavventura. Non a caso si chiama La Signora, ogni camera è dedicata a una donna egiziana che merita esser ricordata per le sue grandi gesta. Saliamo sulla barca, qui aspettiamo tutte che un soffio d’amore ci rinfreschi le facce, il corpo, i piedi, ma purtroppo il vento non regna in questa terra. Speriamo che nei prossimi giorni Eolo vedendoci dall’alto delle sue nuvole ci mandi dei segnali d’amore fresco.
Sotto di noi il fiume scorre dolcemente nella notte
La notte
Che pare far affiorar le stelle.
Una flotta di stelle approda
Su di un’isola nel sogno.
Nei miei sogni navighiamo.
Si schiudono in alto tutti i colori
Il viola!
È il banano dove cade il fiore, quello viola.
Lungo il Nilo si svegliano nudi gli uomini e si bagnano nel fiume mentre noi vaghiamo in estremi sonni.
Iniziano a traboccare i cinguettii, il muggito dei bufali. Il giorno è già giorno.
Ci cingiamo del sole
Eterno mio sempre.
Ogni tanto qualche veliero si avvicina
Tra di loro ci sono coloro che sgusciano furtivi con fare sospettoso, vogliono venderci i vestiti.
Io sto seduta. Fantastico. Vedo forme di beltà delineata, uniforme, puntiforme, centellinata. E che mi sia dato fantasticare! Persa in balia del sogno, abbandonata a quel fiume fievole, ammiro i bufali che camminano nell’acqua, si fanno il bagno e poi corrono dietro ad un bambino. Sulle sponde del Nilo c’è la vita vera. Noi qui sulla Dahabeya, dove grandi simposi vengono imbanditi per noi regine, non sempre li possiamo capire. Sapete cosa significa vivere in una casa senza tetto?! Beh, io no, ma loro sono felici. Urlano, saltano, ridono a crepapelle. In questi momenti penso che alla fine la vita è semplice e le piccole cose sono quelle che piacciono a me. È come l’amore, semplice, tutto è semplice basterebbe solo avere ogni tanto la calma di Alice per accettare tutto questo. Però le semplici cose se le porta via il vento. Questo vento d’Oriente le prende e le lascia qui, sulle rive verdi.
Alla fine si ritorna sempre ai vecchi luoghi lì dove si amò la vita.

Dal diario di Clarissa

 
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