Il risveglio è con il canto del gallo e poi arriva il tubare delle tortore.
Siamo in campo tendato nel Deserto Bianco, albeggia verso le sei del mattino e la natura si risveglia anche in questo luogo lunare, apparentemente immobile.
Fuori dalle tende ci sono impronte si animali diversi, c’è la greca perfetta lasciata dal passo svelto degli scarabei, ci sono i segni dei balzelli di un piccolo roditore, e le impronte della volpe del deserto, che di notte si aggira tra le tende.
Dopo colazione ci mettiamo alla guida e ci inoltriamo nel deserto. Lo spettacolo è straordinario, siamo circondate da formazioni calcaree immacolate, che sembrano spuntare dal terreno senza un motivo; la fantasia corre e riconosce forme diverse di animali fantastici. Funghi e pianori sembrano perfetti per un sonnellino dello Stregatto di Alice. Lo scenario cambia in base all’età del deserto, la parte più giovane ha forme più spigolose, mentre la più antica ha linee smussate e morbide.
Ci inoltriamo sempre più in questa meraviglia della natura e gli occhi non si stancano mai di guardare e catturare immagini da imprimere nella memoria.
Ci fermiamo in prossimità di un morbido dosso che ci ricorda una meringa, saliamo in cima e godiamo il panorama sino all’orizzonte.
Torniamo al campo base per pranzare e trascorrere le ore più calde stando all’ombra, la temperatura si aggira attorno ai 38 gradi, è il caso di imparare dalla gente del deserto e rispettare i suoi ritmi.
Verso le cinque del pomeriggio torniamo ad ammirare il deserto bianco, c’è una conformazione dalla forma particolare, ricorda un grande fungo con ai piedi una chioccia, è lo sfondo ideale per ambientare alcuni scatti fotografici. Il set è magnifico, il bianco delle sagome di gesso e calcare e il colore dorato della sabbia.
Torniamo verso il campo tendato e troviamo ad attenderci una bella sorpresa, una cavalla di nome Romana e il suo puledrino di un anno. La persona che se ne prende cura ce li ha lasciati accarezzare e prima Vanessa e poi Aliai, hanno montato in sella della fatto una passeggiata al tramonto in groppa alla cavalla, per loro è stato un momento di intensa gioia.
Dal diario di Chiara
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