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Avvicinandoci alla capitale

E’ tempo di lasciare il mare e il nostro campo base di Marsa Matruh, ci siamo trovate molto bene al Cleopatra, non solo per la location spettacolare, ma anche per l’accoglienza e l’assistenza dello staff, era come essere a casa!
Carichiamo bagagli e attrezzature e partiamo alla volta del Cairo.
Il viaggio prosegue senza intoppi, arrivate all’altezza di El Alamain scopriamo una parte modernissima della città che si sviluppa lungo la costa. Palazzotti e grattacieli in costruzione sembra che stiano emergendo dal suolo, tutti o quasi, allo stesso livello di avanzamento lavori. Una realtà che varrà la pena raccontare tra qualche anno, quando i cantieri saranno chiusi e la città pienamente abitata e brulicante vita.
Arrivando al limitare del Cairo ci rendiamo conto che la situazione è tutt’altro che caotica, il traffico non è più infernale come lo ricordavamo, merito anche delle nuove superstrade a più corsie che permettono alle migliaia e migliaia di macchine di circolare in maniera più fluida.
Ad un certo punto appaiono le piramidi! Dalla strada che stiamo percorrendo vediamo solo le due più alte, Cheope e Chefren, mentre Micerino resta nascosta alla vista.
Per le ragazze che le vedono per la prima volta stupore è grande, è un’apparizione surreale, vederle tra i palazzi sembra follia, ma è anche questione di prospettiva. Oggi ci accontentiamo di questo assaggio, domani la giornata sarà dedicata a loro.
Pranziamo in un ristorante tipico e poi, dopo aver attraversato la città, raggiungiamo l’hotel. Anche se il traffico è stato disciplinato grazie a nuove infrastrutture, restano comunque le mastodontiche dimensioni della città che ospita 22 milioni di abitanti, milione più milione meno.
Arrivate in hotel ci sistemiamo nelle camere e poi optiamo per una cena al ristorante italiano, piacevole ma lentissima… cominciamo ad allenare la pazienza.
A mezzanotte passata i computer sono ancora tutti accesi.
Buonanotte.

Dal diario di Chiara

 
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