






Oggi è il 1 settembre ma il sole sembra non essersene accorto, forse anche lui è particolarmente felice e lo dimostra brillando e scaldando a più non posso. A Venezia l’estate non è ancora finita, chissà che meraviglia sarebbe poter assistere alla regata storica e lasciarsi trasportare dal fascino delle imbarcazioni tipiche cinquecentesche, che sfilano lungo il Canal Grande… Ma per questo dovremo attendere un’altra occasione, perché oggi anche noi sfileremo, e lo faremo sul red carpet della 76ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica.
Donnavventura festeggerà i suoi 30 anni sul tappeto rosso di Venezia.
E’ il modo perfetto per celebrare questo compleanno così importante, che racchiude in se tante cose diverse, tante ragazze che hanno viaggiato, miglia di chilometri percorsi, decine e decine di Paesi attraversati e poi i grandi contrasti, sia paesaggistici che umani. Per celebrare un programma nato fra le dune del deserto del Sahara, in mezzo al nulla, non potevano che esserci i riflettori di un evento internazionale quale è la Mostra del Cinema di Venezia. Star internazionali, appassionati e curiosi provenienti da tutto il mondo, si ritrovano qui e noi, che il mondo lo conosciamo piuttosto bene, lo portiamo in passerella impresso nei nostri cuori, ma quello non lo si può vedere, ma soprattutto sui nostri iconici, inconfondibili cappelli con la carta geografica.
A rappresentare le viaggiatrici di tutti questi anni saremo in quattro, tre inossidabili “veterane”, Ana, Elena e la sottoscritta, e un volto nuovo Ester, in partenza per la spedizione imminente. Sommando i Grand Raid a cui abbiamo partecipato, le edizioni Green, gli speciali e gli spin-off del programma, arriviamo a 30, che sia un caso?
I preparativi ci hanno assorbito, come di consueto, e ci siamo concentrate sull’organizzazione, il bagaglio, gli aspetti logistici, affinché tutto filasse liscio, ma appena abbiamo toccato suolo veneziano sono cominciate le emozioni, ed è stato un crescendo. L’accoglienza è stata calorosa, abbiamo raggiunto l’hotel Danieli, dove abbiamo soggiornato, e dove l’assessore al turismo Paola Mar ci ha consegnato il gagliardetto della città. La spedizione dell’anno scorso era partita da Venezia e le istituzioni erano rimaste colpite dal nostro modo di raccontare la città, ma soprattutto dal fatto di aver messo in evidenza lo spirito di #EnjoyRespectVenezia: goditi Venezia, ma rispetta le sue bellezze e i suoi abitanti.
Le gratificazioni non sono finite, perché i maestri vetrai di Murano hanno realizzato un’incredibile riproduzione in vetro del logo di Donnavventura per celebrarne il trentennale. I sorrisi nelle foto di rito raccontano meglio di ogni parola la gioia e l’orgoglio provato in quel momento.
Dulcis in fundo c’è stata la sontuosa cena di gala nello storico palazzo Pisani Moretta, che vanta affreschi del Tiepolo.
Il giorno successivo è stato un lento avvicinamento emotivo al Red carpet.
Interviste di rito la mattino e poi trucco e parrucco. In motoscafo abbiamo raggiunto l’hotel Excelsior al Lido, dove ad attenderci c’erano altre compagne di viaggio. Già arrivare al molo dove arrivano tutte le celebrities, quelle vere come Meryl Streep o Jude Law e quelle farlocche, figlie dello show business e del gossip, fa un certo effetto, ma la vera secchiata in faccia, stile Anna del Miracoli, ce l’ho avuta entrando nella lounge dell’Excelsior. Le mie compagne di viaggio erano tutte elegantissime, una più bella dell’altra, in abiti lunghi, colorati, con rossetti scarlatti e spacchi vertiginosi. Loro guardavano me e io guardavo loro, immobile. Mi sembrava tutto così irreale anche perché io ero in divisa d’ordinanza, come pure Ana, Elena ed Ester, mentre loro erano così… strane! Era strano non essere tutte in divisa. E’ li che ho cominciato a realizzare la grandezza di quello che stava per accadere.
Foto, chiacchiere, un clima africano, anche il sole era al pieno della sua gioia e non ha smesso un attimo di inondarci con il suo calore, tanto, tanto calore. Temevo che mi sarei liquefatta prima di riuscire a mettere la punta del piede sul tappeto rosso e invece no.
Al momento opportuno, seguendo il nostro maestro di cerimonie, abbiamo raggiunto il palazzo del cinema. Una breve, ma apparentemente, lunghissima attesa e poi è toccato a noi.
Ci eravamo studiate le mosse, saremmo entrate due a due, ci saremmo girate prima da una parte e poi dall’altra e dopo cinque secondi, ci saremmo ricongiunte. Ovviamente non è accaduto nulla di tutto ciò. Siamo state da subito inondate dai flash e i fotografi ci chiamavano per attirare la nostra attenzione. Ci siamo sempre mosse tutte insieme, sorridendo, felici come non mai perché è vero che rappresentavamo tutte le donnavventura… però su quel tappeto eravamo in quattro ed io ero davvero grata e orgogliosa di essere una di quelle quattro.
Tanti auguri Donnavventura, auguri di cuore da un tassello della tua storia straordinaria.
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