RICOLANEOS AIRJEEPSANDISKALPITOUR
 

Figi, l'esotica Isola Taveuni

Buongiorno, oggi lasciamo la nave Capitan Cook che ci ha ospitato negli ultimi cinque giorni. È stata una navigazione piacevole grazie anche all’equipaggio sempre molto sorridente e professionale. Una squadra di cui il suo comandante va molto fiero.
I bagagli vengono raggruppati a poppa e, uno dopo l’altro, caricati con cura sul tender. Saliamo anche noi e ci dirigiamo verso la spiaggia dell’isola Taveuni, dove abbiamo gettato l’ancora questa mattina presto, dopo una notte di navigazione turbolenta.
I marinai dell’equipaggio ci aiutano a scaricare i bagagli che vengono prontamente caricati su due fuoristrada diretti verso il nostro nuovo campo base.
Arriviamo ad una villa privata immersa nel verde e veniamo accolte dai sorrisi dello staff e da una bevanda fresca a base di mango, arancia e menta.
La villa è molto elegante, domina il bianco del legno e gli arredi hanno il colore chiaro delle fibre naturali. Rimaniamo a bocca aperta difronte alla grande veranda affacciata su due lati sul mare, dove ancora vediamo ancorata la nave da crociera.
Scendendo attraverso una scala di pietra lavica immersa nel verde del giardino tropicale, si arriva ad una piccola e riservata spiaggia. C’è anche un pescatore che passando, ci saluta.
Il pranzo viene servito in veranda, la mise en place è impeccabile e come entrée c’è una deliziosa crema di papaya, servita in una coppa, scavata in una papaya acerba, coreografica e buonissima!
Nel frattempo, sui fiori rosa di una Schefflera actinophylla, chiamata anche albero dell’ombrello, si sono posati dei variopinti lori dal collare, dei pappagalli di medie dimensioni, rossi e verdi, con il capo viola, (scuro nei maschi, più chiaro nelle femmine). Becchettano e cantano allegramente.
Dopo pranzo riprendiamo i fuoristrada dirette verso le cascate del Bouma national Heritage Park. Per raggiungerle percorriamo una strada in terra battuta, sulla quale si affacciano piccoli gruppi di case. L’isola di Taveuni viene chiamata “isola giardino” perché è verdissima e rigogliosa, grazie anche all’abbondanza di acqua che alimenta la vegetazione e crea cascate spettacolari nel fitto della foresta pluviale.
Nel viaggio di ritorno incontriamo diversi gruppi di bambini che rientrano dalla scuola, indossano le divise bianche e verdi, e ci salutano allegramente. Una volta in villa iniziano a lavorare ai computer, nella sala da pranzo interna.
Si è fatta l’ora di cena; la tavola in veranda viene apparecchiata con cura e ci vengono servite le varie portate, tutte preparate con prodotti locali, dal taro alla papaya, gustose e piacevoli.
Una conclusione perfetta per la nostra giornata.

Redatto da: Chiara

 
Scroll