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Osaka, la città di Expo 2025

Nel 2025 Osaka ospiterà Expo, l’esposizione universale; abbiamo appuntamento al grattacielo Sakishima dove si trova il quartier generale Expo2025.
Saliamo al 46° e veniamo accolte calorosamente da alcune responsabili del progetto, che ci mostrano dove sta sorgendo l’area esplosiva, ovvero sulla vicina isola artificiale di Yumeshima
Ci viene mostrato anche il video di come sarà l’area a lavori ultimati: una grande struttura circolare con le sembianze di una grande Arena, ospiterà i vari padiglioni, aree verdi, un grande palco per spettacoli e concerti è molto altro.
Ogni struttura sarà realizzata con materiali riciclabili e, una volta terminato l’evento, tutto verrà smantellato e tornerà all’aspetto attuale.
Conosciamo anche la mascotte di Expo, Myaku Myaku. Ha un aspetto simpatico ma strano, la testa circondata da sfere rose, che rappresentano le cellule del corpo e il resto del corpo è di colore blu, a rappresentare l’acqua, elemento fondamentale per ogni essere vivente.
Sachiko Yoshimura, direttrice generale straordinaria del progetto Expo, ci racconta come è nata la mascotte e ci invita a tornare per vedere l’esposizione vera e propria.
Rientriamo verso il centro città e ci fermiamo a filmare alcuni ponti sul fiume Yodo, dove questo crea l’isola naturale di Nakanoshimae. I due rami del fiume prendono i nomi di Dōjimagawa, che significa letteralmente fiume a nord dell'isola, e di Tosabori-gawa, quello a sud.
Torniamo nella famigerata via Dotombiri, dove al chiasso si mischiano gli odori di cucina che escono dai vari ristoranti.
Assaggiamo l’altra specialità di Osaka, le takoyaki, polpettine sferiche di polpo molto appetitose!
Oggi 13 ottobre in Giappone è il “giorno della patata dolce” e fuori da un locale ci vengo offerte delle buonissime patate dolci lessate, sono davvero una goduria, morbide e avvolgenti. Dopo questo spuntino inatteso,
proseguiamo e andiamo in un ristorante specializzato in sushi.
Dapprima assaggiamo qualche piattino e poi ci chiamano per mostrarci come si fa a porzionare un tonno di oltre 100 chili!
Ed ora è il nostro turno metterci alla prova con la preparazione del nostro piatto di sushi. Il maestro ci mostra come compattare il riso, appoggiare i vari elementi, gestire le alghe, fare i coni e i rotolini. Ognuna mangia ciò che si è preparata!
Dotonbori è la via dell’intrattenimento per eccellenza, oggi è un susseguirsi di ristoranti, ma è sempre stata anche la via dei teatri anche se il solo a resistere è il piccolo teatro Namikiza. Oltre agli spettacoli musicali e teatrali, in questo luogo raccolto, sia la possibilità di ripercorrere la storia del tetro a Osaka.
Facciamo un giro nel famoso mercato di Kuromon nel quartiere Namba.
Si svolge sotto a due ampi corridoi perpendicolari, coperti e ci sono soprattutto banchi di pesce fresco e cucinato, frutta e verdura.
Ancora ci stupiscono le dimensioni e il prezzo della frutta. Vediamo pere grandi come melanzane e l’uva ha dei chicchi enormi, sembra che debbano esplodere da un momento all’altro.
Torniamo nei pressi della Dotontoboti e facciamo una piccola crociera sul canale. E un’esperienza degna dello spirito di Osaka. Un intrattenitore urla tutto il tempo per esortarci a salutare i passanti, perché Osaka è una città “amichevole”; parla a raffica in giapponese e presumibilmente spiega qualcosa dei palazzi che si affacciano sul canale, ma in maniera del tutto incomprensibile ma irresistibile! È stato molto divertente e coinvolgente.
Nel frattempo, si è fatta sera, torniamo nel locale dove ci hanno regalato le patate dolci perché vogliamo assistere ad uno spettacolo che mescola musica, danza, canto tradizionale giapponese, reinterpretato in chiave moderna. Ballerini e ballerine si esibiscono sul palco accompagnati da tre musicisti con strumenti elettronici. L’insieme è estremamente coreografico e coinvolgente, sono davvero bravi!
Valeva la pena fare un po’ tardi per avere anche questo spaccato di Osaka… e ora tutte al lavoro ai computer!

Redatto da: Chiara

 
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