RICOLANEOS AIRJEEPSANDISKALPITOUR
 

Una passeggiata con il kimono tradizionale

Sveglia prestissimo questa mattina perché ci attende l’asta dei tonni al mercato del pesce.
Nachikatsuura è rinomata per la pesca del tonno, è praticamente la capitale del tonno e tutto inizia al mercato regionale all'ingrosso, dove arrivano i pescherecci e dove si svolge l'asta mattutina.
I tonni vengono ordinatamente disposti su teloni di plastica sul pavimento e in quel momento comincia l’asta. Per valutare la qualità di un pesce se ne taglia la coda, così da vedere l’aspetto e il colore della sua carne.
Delle otto varietà di tonno esistenti, quattro vengono pescate in queste acque. La varietà più grande e più pregiata e quella del kuro maguro, ma in questa stagione si pesca quasi esclusivamente la varietà kihada maguro.
Il tonno è particolarmente pregiato ed è destinate sia ad un mercato locale, che a quello internazionale, dipende dall’acquirente.
Dopo aver assistito all’asta, impariamo come si porziona un tonno. Questa volta si tratta di un tonno di varietà mebaci. Alice e Cecelia indossano grembiule e guanti e, seguendo le indicazioni del maestro, segano via prima la coda, poi la testa e con una lama affilata, seguendo la colonna vertebrale, tagliano i quattro filetti.
Scopriamo che la parte di polpa più saporita è quella che resta attaccata alla lisca e con un cucchiaio la puliamo per bene.
È il momento dell’assaggio… Il tonno è davvero delizioso!
Il maestro prepara i filetti di tonno per il sushi e sashimi per fare colazione.
Non siamo le sole a fare colazione così, tutti gli avventori mattutini consumano la loro bella zuppa di miso e tonno a volontà!
Diamo un ultimo sguardo al porticciolo e ci avviamo verso la nostra prossima meta di oggi. Lungo la via notiamo il banchetto di un contadino che vende mandarini di sua produzione, come d’abitudine qui in Giappone, la merce è ordinatamente divisa in sacchetti e c’è un salvadanaio dove lasciare i soldi; non c’è bisogno di vegliare sui prodotti che si espongono, ci si fida del fatto che chi li prende la paghi anche. Questa regione è particolarmente ricca di frutta, notiamo alcuni alberi carichi di cachi quasi maturi…
Siamo nella prefettura di Wakayama che può essere considerata il cuore spirituale del Giappone, entrando nella regione di Kumano, si entra in una delle culle della spiritualità giapponese, poiché qui si estende una rete di antichi sentieri di pellegrinaggio, che prende il nome di Kumano Kodo. Un modo per immergersi appieno nel fascino di questa regione è percorrere una delle vie di pellegrinaggio, indossando un kimono nello stile di abbigliamento Heian del IX secolo e passeggiare lungo la Daimonzaka, che è una delle tre principali strade antiche del Giappone.
I costumi sono molto belli, di seta rossa ricamata e in testa portiamo un ampio copricapo di paglia con un velo bianco che lascia libero solo il viso. Sono tanto belli quanto faticosi da portare, perché la cintura in vita è super serrata e risulta difficile respirare. Però è davvero una bellissima sensazione e l’effetto scenico è davvero notevole.
Ci rimettiamo i nostri abiti abituali per raggiungere un complesso templare molto importante, il santuario shintoista Nachi Taisha, che sorge accanto al tempio buddista laccato di rosso e oro, che sorge accanto al tempio buddista Seigantoji in legno scuro. Del santuario del tempio buddista fa parte anche la pagoda che sorge di fronte alla scenografica cascata di Nachi.
Siamo in un luogo particolare che testimonia come lo scintoismo e il buddhismo siano da sempre in estrema armonia, qui come nel resto del Paese, però in questo luogo la cosa è resa ancora più evidente dalla vicinanza fisica dei due complessi sacri.
Una visita emozionante, un primo assaggio per le neo reporter dell’essenza più profonda del Giappone.

Redatto da: Chiara

 
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