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Tokyo, alla scoperta dei quartieri antichi

Primo giorno effettivo di spedizione.
Lasciamo il nostro campo base nel cuore di Ginza e facciamo un giro lungo la Chou Dori, la via dello shopping per eccellenza. A quest’ora del mattino è un po’ anonima, manca quel frenetico viavai di persone, anche se ha sempre il suo fascino.
Raggiungiamo il quartiere di Asakusa, il più antico della città, che si è sviluppato attorno al tempio buddista Senso-ji. La sacralità del luogo si perde attraverso i tanti bizzarri personaggi che vengono a visitarlo.
L'entrata del tempio è contrassegnata dalla famosa Kaminarimon la "porta del tuono", che ospita un'enorme lanterna di carta, dipinta di rosso con caratteri di colore nero, da qui parte la famosa Nakamise-doori, una strada affollata di negozi che vendono prodotti tipicamente giapponesi, come ventagli, gatti portafortuna, calzine da infradito e bacchette, ce ne sono di ogni tipo e di ogni prezzo.
Tra le tante cose curiose che abbiamo notato ci sono alcuni ristoranti che espongono fedeli riproduzioni in cera o silicone, dei piatti serviti all’interno. Un modo per agevolare i turisti che arrivano da ogni parte del mondo e che non hanno confidenza con la cucina tipica giapponese.
Alla fine della Nakamise-doori, si trova Hōzōmon, la "porta della casa del tesoro", che costituisce l'entrata vera e propria al recinto del tempio.
Prima di entrare nella parte più sacra, è buona regola purificarsi attraverso l’incenso che brucia nel grande braciere. Osserviamo come si muovono i giapponesi osservanti e compiamo gli stessi gesti.
All’interno dell’imponente pagoda si trova il padiglione principale con la statua di Kannon, dea della misericordia, che le persone vengono ad invocare, per avere la sua benevolenza. Le vengono rivolte preghiere e offerte. Ogni visitatore è il benvenuto a prescindere dal suo credo e questo clima di accoglienza pervade l’intera area templare.
Alla sera cambiamo decisamente scenario e raggiungiamo un altro iconico quartiere di Tokyo: Shibuya.
È qui che si trova l’incrocio pedonale più trafficato al mondo, attraversato giorno e notte da migliaia e migliaia di persone, denominato Shibuya Crossing. Si trova presso la stazione ferroviaria di Shibuya, famosa anche per la storia del cane Hachiko, celebrato attraverso una statua in bronzo, che è una delle attrazioni più note della città. Hachiko è considerato il più alto esempio di fedeltà di un cane nei confronti di un uomo. La storia è molto bella e un film del 2009 con protagonista Richard Gere l’ha resa universalmente nota.
Shibuya colpisce anche per i numerosi maxischermi e per i LED colorati che la illuminano giorno e notte.
Ceniamo in un piccolo ristorante poco lontano dall’incrocio, una rivisitazione giapponese dell’italianissimi spaghetti. Mangiarli con le bacchette è un’impresa, anche perché la cottura è perfetta, sorprendentemente al dente!
Dopo cena continuiamo a curiosare nei pressi dell’incontro incrocio,
cercando anche un punto panoramica da cui poter osservare meglio la moltitudine di persone che lo attraversa.
Si è davvero fatto tardi, è ora di tornare al campo base e lavorare ai computer, sarà una lunga notte!

Redatto da: Chiara

 
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